Il Cura Italia non dimentichi la cultura
Appello congiunto al governo Conte su iniziativa di Slc-Cgil e Strade affinché il decreto Cura Italia prenda in considerazione anche le lavoratrici e i lavoratori in regime di diritto d’autore. (continua a leggere…)
Notule, non fatture
Piccolo memorandum. I redditi derivanti dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno da parte dell’autore sono considerati redditi di lavoro autonomo. La traduzione editoriale rientra nel diritto d’autore.
L’utilizzazione economica di opere dell’ingegno, cioè la cessione di diritti d’autore, se effettuata direttamente dall’autore non è soggetta a Iva (riferimento normativo: art.3, comma 4, lettera a del DPR n.633/72).
L’esercizio della traduzione editoriale non esige l’apertura di una partita Iva, e anche chi ne è titolare non emette fattura quando si tratta di redditi da diritto d’autore: entrambi, il traduttore senza partita Iva e quello con partita Iva, per questo tipo di compensi emettono una notula di pagamento.
Prima adozione ufficiale del contratto modello
Il giorno 1 agosto a Bologna la Sezione traduttori editoriali Strade, insieme alla rappresentanza locale di Slc-Cgil, ha stipulato un accordo col Centro Editoriale Dehoniano (C.E.D.) per l’adozione del contratto modello di edizione di traduzione.
L’accordo impegna il C.E.D. a utilizzare come schema contrattuale per le traduzioni in diritto d’autore il modello elaborato da Strade. Si tratta di un precedente di rilievo, in quanto il contratto modello non era mai stato adottato ufficialmente da un editore.
In base all’accordo, Strade e i colleghi bolognesi di Slc monitoreranno l’uso che il C.E.D. si appresta a fare della falsariga contrattuale, ideata per salvaguardare i diritti dei traduttori editoriali e incoraggiare le buone pratiche.
Il coordinamento nazionale Strade-Slc