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Strade chiede tutele per il lavoro autoriale in editoria

L’editoria libraria è la prima industria culturale del paese, ma si fonda su un modello produttivo insostenibile basato su un continuo aumento della produzione.

In questo scenario, le figure autoriali – chi scrive, traduce, disegna – sono tra le peggio retribuite e meno tutelate: da un lato, la violazione sistematica della legge sul diritto d’autore, che prevede compensi adeguati e proporzionati al valore dei diritti ceduti, impedisce l’equa distribuzione del valore generato dal lavoro; dall’altro, l’assenza di inquadramento per le mansioni autoriali comporta il mancato accesso alle tutele previdenziali e assistenziali.

Strade lotta per i diritti di traduttrici e traduttori e, restando in ascolto di chiunque voglia difendere la dignità del lavoro di chi i libri li crea, lancia alcune rivendicazioni chiave per il pieno riconoscimento di autrici e autori: la contrattazione collettiva, una legge sulle mansioni autoriali, politiche culturali per il lavoro editoriale.
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Intelligenza Artificiale

È stata creata la nuova sezione del sito “Intelligenza Artificiale” in cui sono raccolti tutti i documenti, i materiali e le informazioni relativi all’attività di Strade sul tema.

In questa sezione si trovano i documenti che Strade ha finora elaborato, i documenti di altre associazioni che Strade ha sostenuto e rilanciato, gli eventi a cui Strade ha preso parte oltre a informazioni sul lavoro del Gruppo di lavoro sull’IA di Strade.

Strade chiede tutele per il lavoro autoriale in editoria

pubblicato il in In evidenza, News

L’editoria libraria è la prima industria culturale del paese, ma si fonda su un modello produttivo insostenibile basato su un continuo aumento della produzione.

In questo scenario, le figure autoriali – chi scrive, traduce, disegna – sono tra le peggio retribuite e meno tutelate: da un lato, la violazione sistematica della legge sul diritto d’autore, che prevede compensi adeguati e proporzionati al valore dei diritti ceduti, impedisce l’equa distribuzione del valore generato dal lavoro; dall’altro, l’assenza di inquadramento per le mansioni autoriali comporta il mancato accesso alle tutele previdenziali e assistenziali.

Strade lotta per i diritti di traduttrici e traduttori e, restando in ascolto di chiunque voglia difendere la dignità del lavoro di chi i libri li crea, lancia alcune rivendicazioni chiave per il pieno riconoscimento di autrici e autori: la contrattazione collettiva, una legge sulle mansioni autoriali, politiche culturali per il lavoro editoriale.
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Strade al FLM25 – Festival delle Letterature Migranti

pubblicato il in Eventi, News

Anche quest’anno Strade partecipa al Festival delle letterature migranti, giunto all’undicesima edizione, che si svolgerà a Palermo dal 22 al 25 ottobre 2025.
Il programma di FLM25, dal titolo Annessioni, prevede come sempre la sezione Lost (and Found) in Translation, curata da Eva Valvo con la collaborazione di Strade e Aniti.

FLM23 foto Paolo Castronovo

 

La Lingua Fera – Horcynus Orca, il libro che nessuno voleva tradurre
Mercoledì 22 ottobre
Ore 17:00 Cantieri culturali alla Zisa | Cre.Zi. Plus

Autunno 1943. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, il marinaio ’Ndrja Cambrìa torna a Cariddi, il suo villaggio sullo Stretto di Messina. Ma come Ulisse davanti al canto delle sirene, anche il suo ritorno non è un approdo: è un viaggio dentro un mondo che si sgretola sotto il peso della guerra e della perdita. Sulla terra i pescatori sono diventati spiaggiatori, privati del mare e del senso della vita; in mare regnano le fere, delfini che distruggono le reti, e l’Orcaferone, creatura simbolo della morte. Con una lingua che respira come il mare, Stefano D’Arrigo intreccia mito e Storia, dialetto e poesia, costruendo un racconto circolare in cui ogni eco si trasforma in onda narrativa. Frutto di vent’anni di scrittura, Horcynus Orca è un poema moderno, una riflessione epica sul tempo, sul linguaggio e sull’enigma dell’esistenza: tra i massimi capolavori del Novecento italiano. A cinquant’anni dalla pubblicazione, l’opera torna al centro di un incontro con i suoi traduttori, che ne hanno portato la voce in altre lingue e in altri mari: Moshe Kahn (tedesco), Stephen Sartarelli (inglese), Miguel Angel Cuevas (spagnolo) e Antonio Werli (francese), in dialogo con Davide Camarrone e Giorgio Vasta. Sarà presente il regista Mosco Boucault

Tradurre l’Italia
Giovedì 23 ottobre
Ore 18:00 Cantieri culturali alla Zisa | Institut Français

Qual è l’immagine del Belpaese che emerge dai libri italiani in traduzione? Nel mercato editoriale internazionale l’italiano non è una lingua particolarmente forte: secondo alcuni dati, la letteratura made in Italy esporta meno di un terzo dei titoli francesi e meno della metà di quelli spagnoli o tedeschi. Un incontro per guardare al nostro paese con gli occhi di chi lo traghetta altrove tramite i libri, con Stephen Sartarelli, traduttore in lingua inglese di Saba, Pasolini, Camilleri e D’Arrigo, tra gli altri. In dialogo con Beppe Di Gregorio e Alfonso Geraci

L’odore della dittatura – Altrove/Anderswo/Ailleurs
Giovedì 23 ottobre
Ore 18:30 Cantieri culturali alla Zisa | Cre.Zi. Plus
Cosa resta di una dittatura nei nostri corpi, nei nostri sensi e nei nostri ricordi? Un incontro con la scrittrice siriana Dima Albitar Kalaji, in esilio a Berlino dal 2013 e attualmente ospite in residenza del progetto Altrove/Ailleurs/Anderswo di Kultur Ensemble Palermo. Nel 2021 l’autrice ha avviato il progetto di ricerca artistica Geruch der Diktatur (L’odore della dittatura) assieme alla scrittrice Annett Gröschner, nata e cresciuta nella ex Repubblica Democratica Tedesca. Il confronto tra le esperienze vissute dalle autrici durante i due sistemi dittatoriali, quello siriano e quello della RDT, ha dato vita a riflessioni comuni che hanno preso la forma di testi e podcast.
La conversazione sarà accompagnata dalla lettura performativa di testi in arabo, con proiezione della traduzione italiana a cura di Luce Lacquaniti e accompagnamento polistrumentale di Michele Piccione. Introduzione e moderazione a cura di Bianca Bozzeda (Goethe-Institut Palermo) e Judith Testault (Institut Français Palermo). Questa terza edizione del progetto Altrove/Ailleurs/Anderswo è realizzata in collaborazione con il Goethe-Institut im Exil.
In collaborazione con Kultur Ensemble

Ehi, Rembrandt! Come si dice in neerlandese?
A scuola di translation slam!
Venerdì 24 ottobre
Ore 09:00-13:00 Cantieri culturali alla Zisa | Institut Français
Torna per il settimo anno consecutivo la sfida di traduzione tra alunni delle scuole palermitane, guidati da traduttori professionisti, che stavolta si cimenteranno con alcune sfide traduttive legate al romanzo Senza titolo dell’autrice neerlandese Erna Sassen (Camelozampa, 2024), tra linguaggio giovanile, espressioni colloquiali e turpiloquio. Incontro con la traduttrice Olga Amagliani e i ragazzi e le ragazze dell’Educandato Statale “Maria Adelaide” e del Liceo classico Umberto I di Palermo, guidati da Sara Cacioppo ed Elisabetta Giamporcaro in veste di tutor. Introducono Alfonso Geraci ed Eva Valvo
Con il sostegno di Nederlands Letterenfonds e Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi

Storie di mare e isole, parole di esilio e migrazione
Sabato 25 ottobre
Ore 19:00 Cantieri culturali alla Zisa | Cre.Zi. Plus
Conversazione intorno a due libri che parlano di un mare che può essere ponte o barriera, di isole dove la piccola storia dei destini individuali si intreccia alla grande storia del mondo, di parole, lingue e linguaggi per dire la nostalgia dell’esilio, la violenza del colonialismo o lo straniamento della migrazione. Mare aperto di Luca Misculin (Einaudi, 2025) e Tre isole di William Atkins, tradotto da Luca Fusari (Iperborea, 2025). Luca Misculin e Luca Fusari in dialogo con Eva Valvo

Sandra Biondo

pubblicato il in News

La comunità di Strade è affranta per la perdita improvvisa di Sandra Biondo, colonna portante della nostra storia sindacale. Traduttrice dal portoghese, tra molti autori brasiliani Sandra è stata la voce italiana di Rachel de Queiroz, Hélder Pessoa Câmara, Sidarta Ribeiro e Denise Paraná. Attiva fin da giovane nella cooperazione internazionale, in Brasile aveva seguito diversi progetti educativi da volontaria, con la stessa generosità con cui si è poi spesa per i diritti dei traduttori editoriali e per il pieno riconoscimento della traduzione come lavoro.
Tra i fondatori di Strade e i principali fautori della confluenza nella CGIL, Sandra è stata una madre nobile della sindacalizzazione della categoria, dalle prime discussioni nel forum di traduttori letterari Biblit fino a pochi giorni prima di lasciarci, sempre disponibile a dare il suo contributo con ottimismo e concretezza. Il segno del suo passaggio nella vita di molti colleghi sono le decine di messaggi giunti questi giorni in suo ricordo, dalla “vecchia guardia” che con lei ha condiviso tante battaglie, ai più giovani che citano un suo corso sulla fiscalità del diritto d’autore tra i motivi per cui si sono iscritti al sindacato, a conferma dell’idea che questo lavoro possa esser tale fin tanto che c’è una comunità di persone pronte a lottare per difenderlo insieme.
Nel dolore per la scomparsa di una cara compagna, raccogliamo l’eredità del suo passaggio tra noi, provando a farci custodi e megafoni della sua gioia.

I funerali di Sandra avranno luogo Mercoledì 1° ottobre: per l’ultimo saluto la camera ardente del Sant’Orsola in viale Ercolani 4/3 sarà aperta dalle 13.00 alle 14.30; seguirà la funzione religiosa alle 15.00 presso la Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Bosco in Via Bartolomeo Maria Dal Monte, 14, 40139 Bologna BO.
Per Telegrammi: Fam. Biondo VIA EMILIA LEVANTE n. 137/5, 40139.

SLC e Strade: “La prima legge italiana sull’IA non dà garanzie al lavoro autoriale”

pubblicato il in Comunicati, Iniziative sindacali, Normativa

22 settembre 2025 – La Legge delega in materia di intelligenza artificiale approvata dal Senato mercoledì scorso è tardiva e del tutto inadeguata alla tutela di autrici e autori editoriali, sempre più minacciati da un’automazione incontrollata che arricchisce pochi giganti globali e colpirà presto anche la qualità dei libri e chi li legge.

Diverse sono le criticità del testo, eccone alcune: la delega eccessiva al Governo, che aggira il dibattito parlamentare su una materia tanto nuova e delicata; l’accentramento e la moltiplicazione dei soggetti competenti per la vigilanza, raccolti in una nuova Autorità alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio; la partecipazione nel capitale di rischio fino a un miliardo di euro per lo sviluppo di imprese italiane, senza che sia previsto un confronto tra le parti sociali sulle condizioni e la direzione di questo sviluppo.

Quanto alle modifiche alla legge sul diritto d’autore, l’eccezione di text and data mining (TDM) per finalità di ricerca riproduce un’incongruenza legislativa già segnalata, oltre che dalla gran parte dei portatori di interesse a livello nazionale e comunitario, anche dalla dottrina giuridica. Infatti le IA commerciali oggi funzionano in massima parte grazie a materiale ottenuto con l’estrazione di dati da opere reperibili online, senza consenso né compenso per chi, con il proprio lavoro, quelle opere le ha create.

In generale, il peso attribuito in questo testo a una materia tanto interrogata dalle novità tecnologiche come il diritto d’autore non risponde né al bisogno di tutele né alla richiesta di certezze; al contempo, la delega lascia pesanti interrogativi sui possibili nuovi interventi del Governo, sottratti al dibattito parlamentare. Per Slc Cgil Nazionale e Strade, la sua Sezione Traduttori Editoriali, era e rimane imperativo precisare che nessuna opera può essere usata per addestrare IA senza l’esplicito consenso dell’autore, ed è altrettanto necessario impostare sistemi di remunerazione collettiva a carico di sviluppatori e committenti, anche in ragione del forte impatto ambientale e sociale di questa tecnologia.

Per Slc Cgil Nazionale e Strade inoltre è fondamentale disincentivare le applicazioni opportunistiche dell’IA generativa – quelle unicamente finalizzate a contenere il costo già bassissimo del lavoro – che altrimenti non potranno che aggravare la crisi di sovrapproduzione del comparto editoriale: favorendo l’incontro tra autori ed editori/committenti, è urgente inquadrare nell’ambito della contrattazione collettiva le nuove mansioni di prompting e rielaborazione del materiale sintetico, insieme alle mansioni tradizionali, per fare chiarezza in un mercato del lavoro opaco e afflitto da prassi contrattuali inique e compensi da fame.

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