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StradeLab a Una marina di libri

pubblicato il in Comunicati 2018, Eventi

Riportiamo il testo integrale del comunicato stampa diramato dal festival letterario palermitano Una marina di libri, centrato sulla curatela congiunta della sezione traduttiva da parte di StradeLab, Aiti e Aniti (peraltro partner della manifestazione). Tre giorni di eventi da non perdere.

Sezione traduzione: il cucitor di parole altrui

Dopo il successo registrato durante la scorsa edizione, le Associazioni di categoria Aiti (Associazione Italiana Traduttori e Interpreti), Aniti (Associazione Nazionale Italiana Traduttori e Interpreti) e StradeLab (Sezione Traduttori Editoriali) tornano a partecipare, a sigle riunite, ad Una marina di libri con una sezione specificatamente dedicata alla traduzione.

Il tema del Cucitor di cantie del paradosso, solo apparente, del tema dell’oralità in un festival dedicato al testo scritto trova il suo specchio perfetto nelle professionalità degli interpreti e dei traduttori “Cucitor di parole altrui”.Le parole scritte sui libri, così come quelle pronunciate in discorsi, canti e cuntinon solo si trasformano in romanzi ed interessano il mondo letterario ma infoltiscono anche le pagine rivolte ad un pubblico generalista, accademico o tecnico. Ecco perché le tre Associazioni di categoria più attive nel settore hanno sposato lo stesso obiettivo proponendosi a sigle riunite, nell’ottica di una collaborazione costruttiva, all’insegna della promozione della figura del traduttore professionista sia esso editoriale che generalista o specialista in un qualsiasi ambito dello scibile umano.

Il programma proposto quest’anno ha voluto seguire i temi dominanti del festival e si rivolge sia al più ampio pubblico sia a quello dei traduttori professionisti o aspiranti tali.

Ecco il programma completo:

Giovedì 7 giugno, h18, Sala Lanza: La proposta di traduzione: come trovare il libro giusto?

Incontro con Stefania Marinoni e Annalisa Proietti; modera Barbara Teresi.

Uno dei modi migliori per iniziare a lavorare come traduttori è inviare una proposta alle case editrici. Ma come trovare il testo giusto? Come essere sicuri che non sia già pubblicato o in fase di traduzione? E come capire se quel libro si adatta al catalogo di un editore? Tutte domande a cui, quando si inizia, non è facile dare risposta. Ne parleremo con Stefania Marinoni (traduttrice e scout) e Annalisa Proietti (direttrice editoriale gran vía edizioni).

Venerdì 8 giugno, h16:30, Gymnasium: Tradurre il Giappone

Dialogo con Giorgio Amitrano; modera Andrea Maniscalco.

Il traduttore è anche una sorta di ambasciatore letterario, che fa da ponte verso paesi e culture a volte molto distanti. Di certo è il caso di Giorgio Amitrano, docente di lingua, cultura e letteratura giapponese moderna e contemporanea presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, cui dobbiamo la traduzione in italiano di autori quali Banana Yoshimoto, Haruki Murakami, Yasunari Kawabata e Yasushi Inoue. Parleremo con lui delle sfide, ma anche delle soddisfazioni, del mestiere del traduttore.

Sabato 9 giugno – h 16:30-19:30 – Sala Lanza – 2 eventi contigui dedicati al giallo

1) h16:30:Tradurre la Svezia (non solo giallo)

Dialogo con Katia De Marco e Alessia Ferrari; modera Eva Valvo.

Perché le letterature del Nord ci affascinano tanto? Quali sono le particolarità, le sfide specifiche e i punti di forza? Cosa separa e cosa accomuna le letterature dei diversi paesi nordici? E che impatto ha avuto la “moda” del giallo scandinavo sul lavoro del traduttore? Di questo e altro parleremo insieme a due traduttrici di lunga esperienza dallo svedese, Katia De Marco e Alessia Ferrari.

2) h18: Translation slam su noir francese

Con Emmanuel Grand, Alberto Folin e Caterina Pastura; moderano Barbara Teresi e Rossella Tramontano.

Torna la “sfida di traduzione” sperimentata durante la scorsa edizione del festival, che consente al pubblico di curiosare nell’officina del traduttore, posto davanti al non facile compito di “dire quasi la stessa cosa” in un’altra lingua. In presenza dell’autore Emmanuel Grand (I bastardi dovranno morire, Neri Pozza), i traduttori Alberto Folin e Caterina Pastura proporranno ciascuno la propria versione dell’ineditoKisangaappena presentato al Quais du Polardi Lione. Il pubblico sarà invitato a partecipare attivamente alla discussione sulle scelte e strategie traduttive operate. In collaborazione con l’Institut Français.

Domenica 10 giugno, h19:30, Sala Lanza: Come le fiabe sono diventate fiabe: quando il traduttore ci mette la penna

Incontro con Tiziano Leonardi; modera Francesco Caruso.

Partendo dalla matrice letteraria di una parte del corpus di testi narrativi comunemente chiamati “fiabe”, Tiziano Leonardi, docente presso l’Università di Losanna nonché presidente di ANITI, dimostrerà come tali testi, che avevano in origine denominazioni e destinatari del tutto diversi da quelli odierni, siano mutati proprio attraverso l’intervento del traduttore e degli editori. In tal modo sarà evidenziato il ruolo della traduzione nel riconfigurare un genere letterario. Tra gli autori presi in esame, Charles Perrault, Marie-Jeanne L’Héritier, Mme d’Aulnoy.

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