AI, ICWA e Strade: Comunicato sull’Intelligenza Artificiale generativa
In uno scenario in cui da più parti si evidenzia quanto sia cruciale – in termini di diritti umani, equità sociale, sviluppo culturale, tutela della creatività e libertà della scienza e delle arti – vincere le sfide poste dall’IA, affinché essa serva l’umanità, anziché asservirla, la recente presa di posizione dei Governi italiano, francese e tedesco per l’autoregolamentazione delle imprese di IA rischia di frenare il processo legislativo comunitario avviato a tutela di consumatori e attori dell’industria culturale e dimostra la rinuncia a farsene carico a livello nazionale. AI, ICWA e STRADE si uniscono alla preoccupazione espressa dalle associazioni di autrici e autori europee, francesi e tedesche, nonché all’appello formulato dal comparto culturale italiano.
A continuazione del percorso unitario inaugurato a Più Libri Più Liberi 2022 con il lancio del Manifesto sul diritto d’autore a tre firme, AI, ICWA e STRADE prendono posizione sull’intelligenza artificiale generativa e sul suo rapporto con il lavoro in diritto d’autore, in rappresentanza e a sostegno di chi svolge mansioni autoriali nella filiera editoriale.
Il comunicato è disponibile qui.
Professionalità o presunta affinità?
Roma, 15 aprile 2021
A proposito della polemica sulle traduzioni europee di The Hill We Climb, di Amanda Gorman, va sottolineato che già da tempo si rileva una crescente spinta ad assegnare traduzioni di libri stranieri secondo criteri estranei alla traduzione: la visibilità e la spendibilità commerciale e mediatica del nome del traduttore, o l’affinità di vissuto e di appartenenza identitaria con l’autore, diventano pericolosamente preferibili rispetto alla competenza e alla professionalità. Il recente dibattito emerso in proposito muoveva, almeno in parte, dalla denuncia di questo problema, ma alcune delle istanze avanzate a monte della controversia hanno preso direzioni impreviste e incontrollate.
Strade afferma con decisione che la traduzione non ha colore né genere.
Nel commissionare la traduzione di un testo devono sempre restare in primo piano l’esperienza, la professionalità e la competenza del traduttore. Analogamente, far affiancare il traduttore da figure intermedie prive di competenze traduttive fa sì che, in nome di una malintesa correttezza politica, si producano pratiche anche vessatorie di sorveglianza sul suo lavoro. Traduttore e autore stesso, così, vengono posti ai margini del processo di traduzione, con gravi rischi per la trasmissione dei testi e delle idee a livello internazionale.
È indubbio che la filiera dell’editoria debba accogliere sempre più professionisti italiani discendenti da persone nate altrove, senza per questo impiegarli soltanto nel lavoro su opere attinenti alla loro esperienza o identità. Al di là delle polemiche passeggere, Strade auspica con forza che i criteri guida nella scelta di una traduttrice o di un traduttore siano sempre quelli di capacità e adeguatezza, e che la dignità della traduzione sia messa al riparo da istanze umorali e da frettolose soluzioni di facciata.
Il comunicato in pdf.
Direttiva UE sul diritto d’autore: esiti del sondaggio CEATL
Il gruppo di lavoro sul diritto d’autore del CEATL (di cui fa parte la nostra Elisa Comito) ha pubblicato i risultati di un’inchiesta lampo, svolta a dicembre tra le associazioni membro, sull’attuazione della Direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale dell’Unione europea. La messa in atto della Direttiva, prevista per giugno 2021, segnerà un momento cruciale per tutti coloro che lavorano in regime di diritto d’autore. Strade seguirà da vicino la procedura, vigilando sulle sue conseguenze e impegnandosi in prima linea per evitare l’insorgenza di cattive pratiche.
Qui la notizia in inglese e qui la sintesi in pdf (10 pagine) che illustra i risultati del sondaggio.
Il codice deontologico di Strade
Strade si è dotata di un codice deontologico votato da iscritte e iscritti. Il documento è frutto di un lungo lavoro, cominciato quasi in corrispondenza con la nascita stessa del sindacato traduttori editoriali. Formalmente, il codice è espressione di StradeLab, ma come sottolineato al primo punto riguarda “tutta la comunità di Strade”, che nelle ultime settimane ha partecipato alla discussione sul testo. Il ringraziamento di Strade va soprattutto ad Anna Rusconi, che ha condotto il progetto in porto.