Miseria e traduzione
I traduttori editoriali guadagnano troppo poco.
Strade ha deciso di lanciare una campagna permanente – #miseriaetraduzione – che ha mosso i primi passi grazie al lavoro di promozione dei nostri eventi a Più libri più liberi, in particolare la tavola rotonda di venerdì 6 dicembre 2019. Alcuni membri di Strade si sono fatti fotografare brandendo la dichiarazione dei redditi, con cifre non invidiabili.
Che fare in concreto? Tra gli obiettivi di Strade c’è l’istituzione di un fondo per la traduzione editoriale verso l’italiano sul modello di quelli già presenti in altri paesi europei. Un’idea sottoscritta da più di 3000 persone, in attesa di un dispositivo di legge praticabile e adatto allo scopo. La campagna #miseriaetraduzione ha l’obiettivo di porre sotto i riflettori sia l’esiguità dei nostri redditi, sia il dramma di una filiera che rischia di perdere un ganglio fondamentale. Dove non c’è lavoro equamente retribuito non ci può essere professionalità.
Strade a Più libri più liberi 2019
Strade torna nella Nuvola dal 4 all’8 dicembre 2019 con uno stand al primo piano (Club B2B) e tre incontri centrati sulla traduzione – compreso l’ormai classico translation slam illustrato. Al nostro tavolo troverete vademecum, magliette, tazze intraducibili, le nuovissime borracce piene di meraki e volontari stradajoli pronti a rispondere a qualsiasi domanda. Sabato 7 dicembre dalle 12 ci sarà inoltre un’assemblea informale dei tesserati Strade-Slc e dei soci StradeLab.
Ecco i tre incontri del programma ufficiale:
Mutua Sandri: otto anni visionari
La mutua Elisabetta Sandri è uno dei pilastri dell’offerta di Strade ai propri iscritti. Nel 2019 la convenzione con Insieme Salute compie otto anni. Ideata agli albori di Strade sindacato autonomo e ora integrata nel pacchetto di convenzioni di Strade-Slc e StradeLab, la mutua Sandri resta un esempio virtuoso di welfare a portata dei cosiddetti lavoratori atipici quali sono i traduttori operanti in regime di diritto d’autore. Abbiamo chiesto alla nostra Elena Doria una testimonianza sui primi passi di questa avventura mutualistica.
È il 1° novembre 2011, quando Strade stipula la sua convenzione di tutela sanitaria su misura per traduttori con la società milanese di mutuo soccorso Insieme Salute, dedicando l’accordo a una collega scomparsa prematuramente: Elisabetta Sandri, che pur colpita da una malattia gravissima si era spesa fino all’ultimo per i diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori indipendenti. Da allora la parola mutualismo è tornata alla ribalta come pratica o rivendicazione di molti soggetti del mondo del lavoro, rientrando nei programmi di organizzazioni politiche e sindacali, di associazioni di professionisti con partita Iva e di lavoratori autonomi a vario titolo.
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